Quella che il Comune di Napoli si appresta a varare è una delibera che segna un cambio di passo storico nella gestione di quello che abbiamo definito ‘latifondo urbano’ [ https://chininodistato.wordpress.com/2014/03/01/latifondo-urbano-occupazioni-intervento-pubblico/ ] e che, finora, era rimasta solo questione di speculazione teorica da un lato e di ‘ordine pubblico’ dall’altro. Si tratta di una scelta coraggiosa e importante, pur trovando, è bene ricordarlo, solidissimi addentellati normativi come già abbiamo detto. La riqualificazione dal basso degli spazi è uno strumento irrinunciabile per il riavvio anche dell’imprenditoria e delle attività economiche, strozzate da un caro affitti ancora più odioso in un contesto di crisi come l’attuale. Non solo, è l’occasione per un nuovo processo di ‘accumulazione originaria’ alla mano pubblica di aree sottratte all’abbandono e al degrado.
Il movimento cattolico e quello socialista ebbero proprio nel ‘municipalismo’ la loro prima affermazione fra gli ultimi anni dell’800 e i primi del ‘900 il cui più compiuto frutto fu la legge sulle municipalizzazioni dei servizi locali, per tale ragione spero che questa possa essere una tappa per il neo-municipalismo, una delle strategie che reputo imprescindibili per strutturare una progettualità politica nuova e alternativa. Se ciò avverrà, come io spero, questo sarà uno snodo storico.
Alberto Leoncini