Dovrei fare diverse altre cose, anche perché ultimamente i fronti aperti sono davvero tanti c’è la Costituzione da salvare (almeno in parte…) , lo schiacciasassi del partito della nazione da arginare, le attività di Indipendenza da preparare in particolare con riferimento alla prossima assemblea nazionale che dovrebbe tenersi ad aprile (probabilmente il 9, ma sarete presto informati) a Roma, le attività a Treviso. Oltre ovviamente a cercare di mettere insieme il pranzo con la cena; in questo senso siccome, disgraziatamente, ‘il personale è politico’ vi devo confessare che sono abbastanza preoccupato degli sviluppi futuri, come peraltro lo è, molto più autorevolmente di me Bagnai che vi invito a mettere nella vostra lista preferiti sul browser o, per quelli tecnologici, sul vostro smartphone visto che, se succede qualcosa, le istruzioni sul da farsi, per tutti quelli che non vogliono fare la parte dei repubblichini, arriveranno verosimilmente da lì. O meglio, le istruzioni sul come organizzarsi arriveranno da lì perché, vedete, quando arriverà il nuovo 8 settembre sarà fondamentale sapere dove andare e come arrivarci visto che quella, ormai, è pressoché l’unica voce libera del Paese dotata di una qualche capacità di penetrazione del muro gomma. Come dico sempre: “Goofynomics is the new Radio Londra“. Per quelli duri di comprendonio: non sto proponendo grandi ammucchiate, vi sto solo dicendo che il coordinamento fra i soggetti che stanno organizzando l’opposizione al regime dovrà essere intelligente e mettere da parte idioti personalismi. Spero sia chiaro…
I tempi non sono particolarmente promettenti, dicevo, ma d’altro canto si tratta di una tendenza che va avanti da un bel pezzo. Per tornare sulle ragioni di questo blog, vi volevo segnalare questo . Come vedete il tema dell’impresa pubblica e il suo ruolo hanno una carica politica di primario rilievo (si chiama ‘proprietà sui mezzi di produzione’, per la cronaca…), quindi è chiaro che l’indottrinamento delle nuove generazioni debba passare da lì.
Proprio fra la seconda e la terza media mi fu dato, per le vacanze estive un opuscoletto sull’euro da fare come ‘compito per le vacanze’. Io lo buttai e non lo feci, credo sia stato il mio primo atto di resistenza alla moneta unica. Non è che all’epoca ne sapessi molto di economia, ma sapete com’è, se un ragazzino di 12 anni capisce che, così a occhio, c’è la sòla appare strano che non ci arrivino gli adulti ‘imparati’. La sòla è arrivata (ricordo poi al liceo le aggressioni di quelli per cui il dogma era ‘più Europa’) anche per quelli che si sentivano più al sicuro; giusto ieri leggevo un articolo sul numero di avvocati che si sono cancellati dall’albo, diverse migliaia. Ora, sapete, io considero questo lavoro dominato da logiche kafkiane, ma voi capite quale profonda miopia vi sia, anche da parte delle associazioni e realtà che operano per ‘tutelare’ la categoria nel concentrarsi sul restringere il numero dei pretendenti alla torta, e quindi esultare perché propri colleghi sono finiti dentro il tritacarne senza capire che domani potrebbe toccare a loro, anziché ampliare la dimensione della torta. Io ho i miei limiti di comprendonio, per carità, ma la vedo un po’ dura se quelli che ti devono pagare la parcella non sono pagati al 10 del mese, non so voi…Si chiama ‘sindrome dei capponi di Renzo’…
Ad ogni modo, spero che questi libri di testo siano presto argomento per gli storici, quando ci sveglieremo dall’incubo e si apriranno i cancelli. Mi pare sia fra cinque giorni, o forse mi confondo.
Alberto Leoncini
ps. presto aggiornamenti… vi aspetto su queste frequenze.