Economia mista e partecipazioni statali. Ragioni, prospettive e orientamenti per un sistema di impresa pubblica nel terzo millennio

Dopo attese, peripezie e, soprattutto, concomitanti accadimenti tutt’altro che lieti, l’uscita di questo libro è la prima soddisfazione personale dopo tanto tempo e, ovviamente, spero arrivi presto altro a farle compagnia.


Con molte persone ne ho già parlato, adesso la notizia è ufficiale ed è anche per questo che c’è stata questa apparente ‘disattenzione’ per il blog.


Al di là degli esiti, sentivo il bisogno di mettere ordine, sistematizzare e tentare un affondo analitico e operativo rispetto ad un tema che reputo importante con una prospettiva rivolta al futuro e non al passato, cosa di cui c’è un gran bisogno se mai si volesse provare a cambiare la traiettoria delle dinamiche collettive in questo disgraziato Paese dell’eterno presente.


I lettori poi valuteranno l’esito, per me approdano qui anni di lavoro e ricerca delineando un percorso che si è conformato da molteplici stimoli: la tesi di laurea, gli articoli su Indipendenza, il blog e, ultimo ma non meno importante, confronti e stimoli con molte persone (i diretti interessati si leggeranno nella pagina ‘Ringraziamenti’ e capiranno da soli i ‘perché’ e i ‘come’).


Lo scopo è quello di attivare un dibattito e darvi effettività fornendo uno strumento di analisi ai quadri di quell’organizzazione politica che, a mio avviso, è sempre più urgente strutturare; ho cercato anche di riversare alcuni dei cambiamenti di prospettiva succeduti ad alcuni eventi personali e collettivi che di recente, purtroppo, ho vissuto.


Il libro non è (ovviamente) disponibile su Amazon, al momento neanche nella distribuzione editoriale ma è comunque ordinabile ai riferimenti indicati sotto.


Dopo queste battute intimistiche, per chi ha avuto la bontà di giungere fin qui, la quarta di copertina:


Economia mista e partecipazioni statali. Ragioni, prospettive e orientamenti per un sistema di impresa pubblica nel terzo millennio

L’assenza di una prospettiva sistemica con riferimento al ruolo dello Stato nella sfera economica e nella dinamica dei relativi rapporti è alla base del fallimento di ogni recente iniziativa critica e socialmente emancipativa: a partire da tale ipotesi di ricerca viene declinato un percorso verso un’opzione di economia mista che dia concretezza e attualità allo spirito della Costituzione del 1948.
Enti locali, Cassa Depositi e Prestiti, economie carcerarie, imprese confiscate e abbandonate, procedure concorsuali, società partecipate, responsabilità degli enti da reato e apparato giurisdizionale alcuni snodi di intervento a partire dai quali organizzare i rapporti economici su basi partecipative, ricostruire la proprietà pubblica e strutturare un’opposizione conflittuale rispetto alla filiera delle istituzioni sovranazionali promotrici della catastrofe economica, sociale e politica le cui conseguenze quotidianamente vengono subite da strati largamente maggioritari della popolazione.
Nessuna accondiscendenza o legittimazione nei confronti del ceto politico e della classe dirigente che ci hanno portato dove siamo né alcuno sguardo al passato, ma articolazione di un rinnovamento istituzionale ed economico in grado di contrapporsi alla retorica delle riforme e al loro portato regressivo, saldandosi con le più avanzate esperienze di trasformazione del modello economico per garantirne compatibilità ambientale e capacità di redistribuzione del benessere.


La scheda e l’indice sono reperibili qui

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento